A sei anni dal terremoto che colpì L’Aquila, sono 6mila i bambini che, ogni giorno, fanno lezione nei container costruiti per permettere loro il rientro all’attività scolastica nel settembre 2009. Dopo tutto questo tempo nessun edificio è stato costruito. Eppure nelle casse comunali ci sono i 44 milioni di euro per farlo. Ma non ci sono ancora nemmeno i progetti.
Lo spiega l’Ansa, in un servizio girato nella città colpita il 6 aprile 2009 alle 3:32 fu colpita da un devastante terremoto che fece 309 vittime, 1.500 feriti, danni per oltre 10 miliardi e oltre 60mila sfollati.
I più piccoli, già così provati, dovevano tornare quanto prima alle attività “normali”. Così, a cinque mesi dal terremoto, l’anno scolastico cominciò all’interno dei Musp, i “moduli ad uso scolastico provvisorio”. Provvisorio? Dopo sei anni, si va ancora a scuola nei container.
Almeno fossero in buone condizioni. Come dimostra il servizio ci sono gravi disagi dovuti a segni inequivocabili di usura: avvallamenti dovuti al peso della neve, aerazione non adeguata, problemi al sistema fognario. E per la manutenzione il Comune sta spendendo migliaia di euro. E allora perché non iniziare a ricostruire?
Eppure i soldi per ricostruire le scuole ci sono: 44 milioni di euro.
Lo spiega all’Ansa il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente: «Sono arrivati solo a metà 2013 e quindi fino ad allora, per legge, non potevamo fare nessun progetto. A breve dovrebbero cominciare i lavori in due scuole, per le altre spero entro fine anno e l’inizio del prossimo. Purtroppo la ricostruzione pubblica è quella più indietro, e non solo qui, siamo in ginocchio per lungaggini burocratiche e troppi ricorsi al Tar».
Le solite cose “all’italiana”.
Dopo il terremoto del 2009 all’Aquila sono venuti a mancare i luoghi di cultura, così anche le biblioteche del centro storico e gli spazi di aggregazione sociale. Ma in questi anni c’è chi si è dato da fare per colmare questo vuoto: realtà come Bibliobus, per esempio, un ex autobus adibito a libreria itinerante già nelle tendopoli o nei Map (i moduli abitativi provvisori), per portare cultura laddove tutto era solo macerie, dolore e perdita dei riferimenti. Adesso, nell’ambito del progetto “L’Italia del Futuro” promosso da ActionAid anche all’Aquila (oltre che a Napoli e Reggio Calabria) e dall’Istituto Comprensivo Gianni Rodari, la libreria itinerante Bibliobus fa sosta nelle scuole dell’Aquilano, che ancora oggi, dopo sei anni, si trovano tutte all’interno dei container (MUSP, Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio). L’iniziativa vede anche la collaborazione degli Artisti Aquilani e di Arci L’Aquila. Gli appuntamenti sono previsti di pomeriggio, così che sia un momento di aggregazione e di scambio anche tra genitori. Sono previste letture, giochi e musica.
Il calendario prevede 11 eventi in 11 scuole del territorio aquilano:
Martedì 21 aprile ore 16.30 scuola primaria di PIANOLA
Lunedì 27 aprile ore 15.00 scuola dell’infanzia di BAGNO
Lunedì 4 maggio ore 16.30 scuola primaria di SASSA
Martedì 5 maggio ore 15.00 scuola dell’infanzia di ROIO
Martedì 5 maggio ore 16.30 scuola primaria di ROIO
Lunedì 11 maggio ore ore 15.30 scuola dell’infanzia di SASSA
Lunedì 11 maggio ore 16.30 scuola primaria di SASSA
Martedì 12 maggio ore 15.30 scuola dell’infanzia di PRETURO
Martedì 12 maggio ore 16.30 scuola primaria di PRETURO
Lunedì 18 maggio ore 15.00 scuola dell’infanzia PILE “I Maggio”
Martedì 19 maggio scuola dell’infanzia di PILE
Con letture, giochi e musica a cura di alcuni ospiti del progetto di accoglienza SPRAR – Comitato Territoriale Arci L’Aquila e con il contributo del laboratorio teatrale dell’Associazione Artisti Aquilani.
Fonti: ANSA, lultimaribattuta.it
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