Come tutti sanno i terremoti non possono essere previsti. Malgrado l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ce la metta tutta, il terremoto risulta essere un fenomeno a cui concorrono molteplici fattori alcuni dei quali è difficile, se non impossibile, prevedere o almeno difendersi. L’uomo allora è corso ai ripari studiando e progettando abitazioni atte a resistere alle sollecitazioni di tale fenomeno. L’Italia è quasi per intero zona ad alto rischio sismico con zone dove questo rischio arriva a diventare certezza. L’Abruzzo e non solo, risulta tra questi ultimi territori ed è appunto monitorato ‘speciale’. La tragedia del 6 aprile del 2009 accade però in un contesto leggermente diverso in quanto uno sciame sismico ha preceduto l’evento che ha causato il disastro. Un processo, dopo anni, ha stabilito che chi doveva vigilare, allarmare ed evacuare in caso di sisma, ha espletato il suo compito in maniera corretta. Le sentenze si possono discutere ma vanno accettate. Su questa, in particolare, chi vi scrive ha invece centinaia di dubbi.
Presento allora questa breve galleria fotografica, l’ennesima, invitando il lettore a metterci un poco più di attenzione.
Marco Maccaroni
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