Pineto è una stazione balneare che sorge tra due pinete, una sul mare, citata e amata da D’annunzio e l’altra alle sue spalle sulle fertili colline dell’entroterra. In questa pagina vogliamo riportare tutte le immagini che hanno segnato la storia di questo bellissimo centro. Se vuoi partecipare inviaci le tue foto
Storia
Sul toponimo di Mutignano, comune fino al 1927 e frazione di Pineto dal 1929, sono state fatte diverse teorie; secondo la tesi ritenuta più corretta, il nome deriverebbe dal personale romano Mutius, trasformatosi poi in Mut(t)inius. Dalle fonti storiche risulta che la denominazione relativa a Mutignano abbia subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni: già nel Catalogus Barorum del XII secolo, Berardo, abate dell’abbazia di San Giovanni in Venere, è titolare del feudo di “Mutiguianum“. Nel 1275 Giordano, abate di San Giovanni in Venere, chiede che gli venga prestato giuramento di fedeltà per le sue quote di possesso di “Mitignano”. Nel 1462 Ferdinando I di Napoli restituisce a Giulio Antonio d’Acquaviva i possedimenti del padre, includendovi l’abitato “Mitignani”. Nel 1502 Luigi XII conferma ad Andrea Matteo III d’Acquaviva il casale “Mutignani”. Nel 1659 “Villa Mutignani” consisteva in un castello di circa mille abitanti. Nel 1729 ottiene la separazione dal tenimento di Atri e nel 1809 viene istituito il comune di Mutignano.
Il territorio costiero del comune, noto come Villa Filiani, si articolava dal fosso del Cerrano al fosso del Calvano. Era abitato fin dall’antichità, come testimoniato dai ritrovamenti di mattoni con il marchio risalente all’epoca romana. Altre testimonianze sono attestate dalla presenza, a nord del Calvano, di un’osteria e ancora più sopra di un molino, la cui esistenza risalirebbe al II secolo. Lo stesso fosso del Cerrano aveva costituito per secoli un valido approdo: fino al Medioevo era noto come porto di Atri, ed è il luogo dove sorge la Torre di Cerrano. La torre già nel XIII secolo subì notevoli restauri, fino alla sua distruzione nel 1447 durante l’attacco sferrato dalla flotta della Repubblica di Venezia in rotta con gli Angioini. Nel 1531 i resti della torre vennero ceduti a privati, mentre il porto ormai abbandonato venne rimpiazzato da un piccolo approdo, in prossimità del fosso del Calvano. Nel 1582 la torre venne ricostruita, inserendosi nel sistema difensivo delle Torri costiere del Regno di Napoli. Lo sviluppo della fascia litoranea si avvia nel XIX secolo, permesso dalla costruzione delle prime arterie viarie. In seguito alla costruzione tra il 1808 e il 1815 a sud del Calvano della strada litoranea, antenata della strada statale 16 Adriatica, sorsero le prime modeste abitazioni, tra cui la villa della famiglia Filiani che darà il nome alla frazione. La localizzazione della stazione ferroviaria Atri-Mutignano nel territorio del comune di Mutignano, nei pressi della frazione Villa Filiani, darà un ulteriore impulso allo sviluppo della zona, che andrà assumendo un peso sempre maggiore già agli inizi del XX secolo. Ad opera della famiglia Filiani vennero impiantate negli anni 1922-1924 due estese pinete nel territorio comunale, una lungo la fascia litoranea di circa duecento pini su una superficie di cinquecento ettari e una nei territori collinari con simile estensione. Tale fu l’impatto delle pinete sul paesaggio cittadino che tutta la zona costiera assunse il toponimo Pineto. Nel 1927 il comune di Mutignano si trovò in difficoltà economiche, e su richiesta del suo podestà venne brevemente aggregato al comune di Atri. Già il 28 marzo 1929 il territorio pertinente il comune di Mutignano viene distaccato dal comune di Atri e ricostituito in comune autonomo, con il nuovo nome di Pineto. Il trasferimento della sede municipale da Mutignano, divenuta frazione, a Pineto avverrà con deliberazione podestarile del 30 maggio 1930. Nonostante l’opposizione dell’amministrazione comunale di Atri, i pareri contrari della Deputazione provinciale e della federazione fascista di Teramo, viene emanata la legge 22 dicembre 1932 n. 1703 con la quale si disponeva l’ampliamento della circoscrizione territoriale del comune di Pineto, aggregandosi la parte del territorio del comune di Atri situata tra il comune di Pineto e il fiume Vomano, comprendenti le località Calvano e Scerne. Con R.D. 9 novembre 1933 venivano, infine, stabiliti i confini territoriali
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