COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO NO OMBRINA DELL’11 NOVEMBRE 2015 – OMBRINA, GIOCHI TUTTI APERTI, VERBALE DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI SURREALE, I FUNZIONARI DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO APPARSI IN EVIDENTE DIFFICOLTA’ SUL PARCO MARINO OGNI VALUTAZIONE RINVIATA, LA ROCKHOPPER PRESENTA UNA MEMORIA. INSISTERE SUL MINISTERO E APRIRE I FASCICOLI DEGLI ALTRI TITOLI MINERARI RILASCIATI O IN CORSO DI ESAME PER L’ABRUZZO E IL SUO MARE.
Il caso Ombrina sta facendo andare in tilt il Ministero dello Sviluppo Economico. Finalmente il Coordinamento ha potuto leggere il verbale della Conferenza dei Servizi dello scorso 9 novembre che, a nostro avviso, appare come l’atto amministrativo più surreale che abbiamo potuto studiare in questi anni nelle tante lotte in cui sono stati impegnati gli attivisti che ora si stanno battendo contro Ombrina. Ricordiamo che molte di queste, dal Terzo Traforo del Gran Sasso di Lunardi al Centro Oli di Ortona, alla fine sono state vinte in varie sedi, da quelle giudiziarie a quelle amministrative.
Incalzato da regione ed enti locali presenti, il funzionario del Ministero ha, per così dire, cercato di imporsi con un atto, la chiusura della Conferenza dei Servizi, che, solo a prima vista, è apparso di forza ma che oggi appare indice di estrema debolezza nei contenuti
QUI IL VERBALE Verbale conferenza Ombrina_09_11_2015
Sulla questione del parco marino, ad esempio, la problematica è interamente in piedi visto che il Ministero ha fatto scrivere nero su bianco di non aver avuto il tempo di esaminarla, essendo la legge istitutiva approvata da alcuni giorni
Rockhopper in conferenza dei servizi ha presentato una memoria proprio sulla legge del parco.
Nel verbale emerge quella che appare essere una commistione e confusione di ruoli tra Responsabile Unico del Procedimento per il Ministero, la Signora Mirella Pernarella, e il Dirigente della Divisione Titoli minerari, Marcello Saralli (alleghiamo il suo C.V. Saralli), tanto che gli Enti locali hanno sollevato pesanti dubbi sulla legittimità da parte del dirigente di intervenire. Il tutto sulla base della notissima norma sul funzionamento della pubblica amministrazione, la Legge 241/1990. Articoli di legge che, peraltro, appaiono di cristallina chiarezza sul ruolo e sulle responsabilità del Responsabile Unico del Procedimento.
Addirittura la Rockhopper ha fatto mettere a verbale di non essere stata messa in condizione di spiegare il suo progetto e di non entrare nel merito della discussione tra enti locali e ministero!
Al settore idrocarburi del Ministero dello Sviluppo Economico forse finora non si erano mai dovuti confrontare con chi le carte è abituato da decenni a leggerle ed è pronto a rivendicare i propri diritti in tutte le sedi, da quelle dei saloni ministeriali a quelle delle aule di giustizia, sia essa civile, amministrativa o penale.
Coordinamento No Ombrina
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