L’accordo tra la Provincia di Pescara e l’Università si è reso possibile dopo la cessione dell’edificio dalla Regione alla Provincia, come sottolineato da Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, che ha presenziato la conferenza stampa congiunta degli enti che hanno lavorato affinché l’accordo si formalizzasse.
Pienamente soddisfatto per il traguardo raggiunto Ottavio De Martinis, nella doppia veste di presidente della Provincia di Pescara, proprietaria dell’immobile, e di sindaco di Montesilvano, Comune sul quale insiste la proprietà della Stella Maris.
«Con la convenzione sottoscritta con l’Ud’A in cambio della gestione l’ateneo si impegnerà a ultimare i lavori di sistemazione dell’edificio, che da troppi anni verteva in stato di abbandono.»
Ultimati i lavori di adeguamento della struttura, la Stella Maris potrà ospitare alcuni dipartimenti universitari, come annunciato da Sergio Caputi, rettore dell’ateneo dannunziano.
«Il dialogo era iniziato già in era precovid, ma poi con la pandemia abbiamo avuto ritardi. La Stella Maris sarà un incubatore della ricerca, dove allocheremo l’Ud’A teclab e un centro del clima e della sostenibilità»
La struttura fu ideata e realizzata da Francesco Leoni nel 1936 e ultimata nel 1939. Fino al 1941 fu di proprietà della Gioventù Italiana del Littorio. Nel 1943 fu sede del quartier generale tedesco e dopo la guerra fu sottoposta a numerosi restauri che trasformarono l’immagine architettonica iniziale.
Nel 1950 tornò alla sua funzione di ex colonia marina fino al 1975 quando passata alla Regione fu destinata a casa di riposo fino al 1984. Da quest’ultima data è rimasta inutilizzata e nel corso degli anni è stata rifugio dei senzatetto e presa di mira dai vandali.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.