La Provincia di Chieti offre una grande varietà di paesaggio, distribuito in circa cinquanta chilometri tra il mare Adriatico e il massiccio della Majella, la montagna madre. Sul litorale, alle spiagge basse e sabbiose che vanno da Francavilla al Mare fino alle porte di Ortona, si alterna una vegetazione selvaggia con una scogliera ricca di insenature e piccoli promontori che si affacciano sul mare, arricchiti dalle colorate ginestre, dai vigneti e dagli ulivi. In due parole: Costa del Trabocchi. Molti i luoghi che vale la pena di visitare. Tra le più interessanti stazioni balneari della costa, con i frequentati Lido Riccio e Lido dei Saraceni, Ortona è dotata di uno dei porti più attrezzati d’Abruzzo. Una splendida vista panoramica della città è offerta dalla Passeggiata Orientale, dalla quale è possibile raggiungere il Castello Aragonese, la Cattedrale di San Tommaso e Palazzo Farnese, costruito per divenire la residenza estiva di Margherita d’Austria e oggi sede della Pinacoteca Cascella nonché del Museo Civico.
Proprio nei pressi del Castello è situato l’affascinante Palazzo Corvo, del XV secolo, sede dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo e dell’Istituto Musicale Tostiano. L’entroterra, invece, racchiude un bacino agricolo di grande importanza, cui si affianca il nucleo artigianale e industriale. A sud di San Vito Chetino si individua il tratto più incontaminato del litorale frenano: qui, nel territorio di Rocca San Giovanni, dove le spiagge si alternano alle scogliere a picco sul mare. Nell’antico borgo fortificato, fondato nel 1076, merita una visita la parrocchiale di San Matteo, dichiarata monumento nazionale, che conserva una bella tela del ‘300, raffigurante la Madonna della Navicella. Fossacesia offre uno degli angoli più suggestivi del centro Adriatico con lo splendido Golfo di Venere, dominato dalla collina su cui si trova l’antica Abbazia di San Giovanni in Venere, uno dei monumenti di riferimento di tutto l’Abruzzo. Fossa cesia, come Rocca San Giovanni, è divisa in due parti: il centro storico, circondato dalle ricche coltivazioni di olivi, dove ha sede il Municipio, e la Marina. Torino di Sangro sorge in bella posizione panoramica a sovrastare il mare e la parte terminale della valle sangrina. Nel centro storico sono da visitare la chiesa parrocchiale di San Salvatore del ‘700, il complesso monumentale di San Felice, con la chiesa e il convento, e il Palazzo Priori. A ridosso della parte marina, si trova la famosa “lecceta”, dichiarata riserva naturale con legge regionale e protetta dalla Società botanica italiana. In prossimità del bosco c’è il curatissimo Cimitero Britannico dei caduti nella cruenta Battaglia del Sangro del 1943, mentre in località Le Morge, più a Sud, si aprono belle spiagge di ghiaia e di sabbia.
La spiaggia finissima caratterizza anche il Lido di Casalbordino, a ridosso del quale si trovano i ricchi boschi di san Savino e di Don Venanzio e i ruderi dell’Abbazia di Santo Stefano in Rivomarsi. In pochi minuti si arriva a Vasto, l’antica Histonium, che avvia l’ultimo tratto del la costa abruzzese con il suo Golfo D’Oro, ammirabile dal suggestivo Belvedere delle Lame. Il centro storico, nella parte alta della cittadina, è ricco di monumenti che testimoniano un glorioso passato: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Cattedrale di San Giuseppe, il vecchio Castello Caldoresco e il Palazzo D’Avalos, attualmente sede del Museo Archeologico e della Pinacoteca. Di grande importanza è Punta Aderci, riserva regionale istituita nel 1998 a tutela del litorale roccioso tra Vasto e Casalbordino. La zona, di grande interesse botanico e geologico, offre ot time possibilità agli appassionati di birdwatching mentre, d’estate, è splendida per bagni e immersioni.
Lanciano, nel cuore della Frentania
Lanciano è uno dei comuni più importanti ed interessanti per storia e patrimonio architettonico ed artistico della provincia di Chieti e vanta una storia millenaria, come testimoniano gli scavi effettuati negli anni scorsi. È la vecchia Anxanum, capitale del popolo dei Frentani, che in seguito diventò zona importante per i Romani. I risultati delle indagini archeologiche testimoniano la presenza di un abitato neolitico e i più recenti scavi nel centro antico hanno messo in luce i resti della città di Anxanum: una grande struttura abitativa databile al XII sec. a.C.; un insediamento, quindi, tra i più antichi d’Abruzzo. La cittadina è una culla dell’arte per la presenza di numerosi monumenti a cominciare dal santuario del Miracolo Eucaristico, custodito nella Chiesa di San Francesco, in Corso Roma, che conserva la testimonianza del più antico miracolo eucaristico del mondo cattolico. Intorno all’anno 700 d. C., nell’antica chiesa di San Legonziano, un monaco basiliano manifestò dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Eucaristia. Durante la messa, l’ostia e il vino consacrati si trasformarono realmente in carne e in sangue. Le reliquie sono conservate in un ostensorio che viene ammirato da migliaia di fedeli. Tra il XIII e il XV secolo Lanciano raggiunge il suo massimo splendore sia per la produzione architettonica che per l’economia derivante dallo sviluppo delle Fiere. La struttura della vecchia città è ancora chiaramente leggibile. Una città d’arte ricca di capolavori di architettura romanica e gotica tra i quali S. Maria Maggiore e S. Agostino con i meravigliosi portali; il complesso delle Mura civiche delle Torri Montanare dell’XI e XV secolo; il Torrione Aragonese detto di S. Chiara (XV secolo), le Chiese di S. Biagio (XII sec.), di S. Giovina (XVI sec.) S. Lucia (XIII sec.), S. Nicola (XV sec.) e poi Porta S. Biagio (Xl sec.), le Fontane del Borgo (XVI sec.) e di Civitanova (ricostruita nel 1825). E ancora edifici privati, strade, piazze e vicoli medievali ma anche pregevoli Palazzi Liberty e Dèco nel Quartiere Fiera e in Viale Cappuccini. Un centro storico intatto nella morfologia e nella tipologia, con le case a schiera e i palazzi neoclassici e il Ponte di Diocleziano che rappresenta un unicum di strutture architettoniche, civili e religiose, un organismo davvero complesso e irripetibile. Lanciano rappresenta una delle principali destinazioni del turismo culturale e religioso in Abruzzo.
San Vito Chietino
San Vito Chietino sorge su un colle, tra il rio Fontana e il torrente Feltrino, a dominare il mare sottostante, e si caratterizza per la forma allungata intorno alla via centrale principale. Dal Belvedere Marconi, la cui veduta panoramica da sola costituisce una valida motivazione per la visita nella cittadina frentana, si possono ammirare i massicci della Majella e del Gran Sasso ad ovest, Ortona con il porto a nord, a sudest Punta Penna del Vasto e il mare che si confonde con il cielo, fino ad ammirare le sagome scure delle isole Tremiti.
Nel centro storico l’ottocentesca chiesa di San Vito Martire, protettore del borgo antico, conserva una bella croce processionale in argento. Sul lato del fiume Feltrino, le case, dove abitavano i vecchi pescatori, sono addossate le une alle altre e sembrano formare la muraglia di una fortezza. La Marina con il porto, detta nel medioevo Castel Gualdo, è oggi un’animata stazione balneare. La passeggiata e soprattutto il molo, sua naturale prosecuzione, sono una postazione privilegiata per ammirare il mare, la parte alta del paese e la costa in tutta la sua estensione e bellezza, tra calette e promontori. Incantevole è il paesaggio anche dall’Eremo dannunziano, dove il poeta ha soggiornato negli anni di fine Ottocento e dove ha composto il famoso “Trionfo della morte”. Tra le più antiche tradizioni sanvitesi è da ricordare la processione di barche sul mare, in onore della Madonna del Porto, che si svolge l’ultimo sabato e domenica di luglio a ricordo dell’intervento della Vergine per salvare, in una notte tempestosa, una paranza di pescatori.
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