A POCHI PASSI DA SULMONA SI APRE UNO DEGLI SCENARI PIÙ ATTRATTIVI DELL’ENTROTERRA ABRUZZESE, LA CUI SCOPERTA CONTRIBUISCE SENZ’ALTRO AD ARRICCHIRE E RENDERE PIÙ PIACEVOLE IL SOGGIORNO IN CITTÀ. SI POSSONO FARE ESCURSIONI NATURALISTICHE, PASSEGGIATE A CAVALLO, VISITE A BORGHI ANTICHI E ITINERARI TRA ARTE E NATURA, GASTRONOMIA E FOLCLORE, INFINE PRATICARE MOLTE ATTIVITÀ SPORTIVE ALL’APERTO, SIA IN ESTATE CHE IN INVERNO. PAESINI E BORGHI INCANTEVOLI, ABBAZIE MEDIEVALI E CASTELLI, RILEVANTI SITI ARCHEOLOGICI E, VICINISSIME, LE SUGGESTIVE MONTAGNE DEI PARCHI NAZIONALI D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE E DELLA MAJELLA, LE RISERVE NATURALI REGIONALI, COME QUELLE DELLE GOLE DEL SAGITTARIO, DELLE SORGENTI DEL PESCARA, DEL MONTE GENZANA ALTO GIZIO E DELLE GOLE DI SAN VENANZIO. RILASSANTI PASSEGGIATE DI BENESSERE, TREKKING SUI SENTIERI, EMOZIONANTI PEDALATE IN MOUNTAIN BIKE SU STERRATO, PANORAMICI TOUR IN MOTO ATTRAVERSO GOLE E CIRCUITI IMPERVI
Splendido il percorso che affaccia sulle gole del fiume Sagittario e permette la visita di antichi e suggestivi borghi che dalla Conca Peligna conducono verso il Parco Nazionale d’Abruzzo.
Anversa, con i ruderi del Castello medievale (sec. XII) e l’omonima Riserva Naturale “Gole del Sagittario”; il piccolissimo abitato di Castrovalva (poche decine gli abitanti), strategicamente arroccato su uno sperone roccioso; Villalago e l’Eremo di San Domenico; il lago e il paese di Scanno, dalle ripide e caratteristiche viuzze gradonate e sottopassi, palazzi signorili e chiese barocche. Molto apprezzati i dolci locali e la tradizione orafa.
Pacentro, dominato dal Castello Caldora (sec. XII – XV), offre molti incantevoli scorci, dal massiccio della Majella alla sottostante Conca Peligna.
Si prosegue per Passo San Leonardo (1.282 m s.l.m.) fino a Campo di Giove, per giungere a Pescocostanzo, dal ricco e ben conservato centro storico. Segnaliamo l’artigianato legato alla lavorazione del ferro battuto, all’oreficeria in filigrana e al merletto al tombolo. Attraversando il Bosco di Sant’Antonio con i suoi faggi secolari e Cansano, si torna a Sulmona.
Per gli appassionati dell’architettura religiosa medievale, in un raggio di pochi chilometri è possibile visitare tre dei monumenti più rappresentativi dell’Abruzzo. L’imponente Abbazia di Santo Spirito al Morrone, fondata nel XIII secolo dal futuro Papa Celestino V, conserva – oltre alla chiesa dal bel fronte barocco – la quattrocentesca Cappella Caldora dal ricchissimo apparato decorativo e i diversi corpi di fabbrica che si aprono su cinque cortili interni.
A Corfinio, antica sede vescovile, la Basilica romanica di San Pelino – con l’Oratorio di Sant’Alessandro – custodisce tra i suoi arredi liturgici un notevole ambone del XII secolo. Consigliamo una sosta presso l’interessante Museo Archeologico.
L’Abbazia di San Clemente a Casauria, fondata intorno all’871 dall’imperatore Ludovico II, è oggi uno degli esempi artistici e architettonici più importanti della regione. All’interno, pregevoli il ciborio, l’ambone ed il candelabro per il cero pasquale.
Con soli quarantacinque minuti di viaggio si entra nel paesaggio, ricco d’incanto, del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: fitte faggete, piccoli specchi lacustri su cui si riflettono le montagne più selvagge dell’Appennino Centrale e caratteristici borghi. La pittoresca Barrea con il suo lago, Civitella Alfedena di origini medievali e Pescasseroli, cuore e sede del Parco, con l’interessante Centro di Visita.
È possibile effettuare piacevoli passeggiate, per esempio nella Riserva Naturale della Camosciara o nella Val di Rose, o percorsi più impegnativi seguendo i numerosi sentieri attrezzati.
Da Passo S. Leonardo (a circa 30’ di distanza in auto) si può raggiungere, attraverso un sentiero di media difficoltà della durata di circa 3h 30’, la cima del Monte Morrone (2061 m s.l.m.) per poi ridiscenderne in 3h. La montagna offre notevoli e suggestive panoramiche delle vicine pendici della Majella e dell’intera Conca Peligna.
Per godere di una vista a 360°, che spazi dal paesaggio ondulato dell’entroterra fino alla lontana costa adriatica, suggeriamo di raggiungere in mezz’ora di auto la località Fonte Romana presso Campo di Giove e da qui proseguire a piedi in ascesa per quasi 5h. Si aprirà allora allo sguardo un ruvido ma meraviglioso scenario carsico, quasi lunare, fatto di doline e inghiottitoi e poi, finalmente, il Monte Amaro, seconda cima più alta della catena appenninica (2793 m s.l.m.). Seguendo lo stesso percorso si ridiscende in circa 4h.
Un’intera giornata su un facile percorso che dai 400 m s.l.m. arriva a quota 1080 di Campo di Giove, attraverso la zona di passaggio tra le propaggini meridionali del Monte Morrone e le pendici della Majella. Avendo più tempo a disposizione, in due giorni – con pernottamento a Campo di Giove – ci si inoltra tra pendii boscosi e valloni per poi discendere fino all’abitato di Palena (766 m s.l.m.). In due ore, seguendo un agevole cammino si arriva a Pacentro, amena località inserita nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, da dove si gode una vista panoramica della Conca Peligna.
Dalla zona pedemontana del Monte Morrone si percorre un agevole ma impegnativo itinerario su sterrato (6 ore A/R), salendo lungo un sentiero da località Marane fino a Bagnaturo. Si prosegue e, oltrepassando i ruderi del Castello medievale dell’Orsa (652 m s.l.m.), si raggiunge il piano del Colle delle Vacche (quota 1112 m). Qui, presso un fontanile, c’è un rifugio attrezzato per pernottamento e ristorazione (su prenotazione). Bello il panorama sulla Conca sottostante.
Credits: Comune di Sulmona, C.A.I. , T.C.I.
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