Si è conclusa domenica scorsa a Toronto la settimana di appuntamenti tenuti dal trio “La Scala di Seta”, composto dal soprano Bianca D’Amore di Celano, il pianista Giacomo Cellucci di Sora, e il chitarrista e voce recitante Pasquale Di Giannantonio, di Sulmona.
La kermesse è stata organizzata dall’Associazione italo-canadese “Friends in Art”, e in particolare dalla presidente Ester Paris Mauro e dalle sue collaboratrici Benedetta Stellino e Aurora Pagano.
Quattro gli eventi, tutti andati in scena, tra una pioggia di applausi, nella prestigiosa cornice della “Joseph D. Carrier” Art Gallery del Columbus Centre di Toronto. Il 23 aprile il trio ha esordito con “Italia da Favola”, un viaggio lungo la Penisola alla scoperta di miti, leggende e favole popolari, con un repertorio musicale tra il colto e il folclorico, dalle villotte friulane alla Danza di Rossini; il 24 aprile una lezione-concerto per gli studenti dell’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Toronto, con lettura di passi danteschi abbinati a note arie da camera; il 26 aprile è stata la volta della cena di gala “In cibo musica”, che ha visto alternarsi i piatti curati dallo chef italo-canadese Luciano Schipano con letture tratte dai grandi autori della letteratura italiana e i canti tradizionali regionali d’autore; il 28 aprile si è tenuto l’ultimo appuntamento, “Inno all’amore”, con i versi, tra gli altri, di Ovidio, D’Annunzio e Dante, intervallati da arie d’opera e da camera e dalle più belle colonne sonore firmate da compositori italiani.
Entusiastica la risposta del pubblico, che ha aderito alle manifestazioni con partecipazione e grande interesse.
Esprimono grande soddisfazione gli artisti del trio “La scala di seta”, appena rientrati in Italia dopo l’intensa dieci-giorni canadese: «Siamo orgogliosi di aver raccontato l’Italia a Toronto, attraverso musiche e passi letterari fortemente rappresentativi della nostra cultura» commenta il soprano Bianca D’Amore, che è alla sua seconda esperienza nella città canadese; «Siamo profondamente grati a Ester Paris Mauro, Benedetta Stellino e Aurora Pagano dell’Associazione “Friends in Art” per l’organizzazione attenta, curata in ogni dettaglio, oltre che per la calorosissima accoglienza».
Dello stesso avviso il pianista Giacomo Cellucci: «Il repertorio che abbiamo eseguito ha offerto un vero e proprio spaccato di storia della musica italiana ed europea, dal colto al popolare, immergendo il nostro pubblico nelle atmosfere del Belpaese. Grazie all’organizzazione per aver mostrato dedizione e professionalità in ogni momento».
Così anche il chitarrista e voce recitante Di Giannantonio: «È stata un’esperienza intensa, ricca di momenti preziosi. L’affetto che ci ha dimostrato il pubblico al termine dei concerti è stato segno forte di quanto la cultura italiana sappia parlare a tutti, anche a un pubblico prevalentemente anglofono: un’identità forte e capace di unire, annullando ogni distanza tra l’Italia e i suoi figli nel mondo. Grazie a “Friends in art” per aver permesso tutto ciò».
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