Un viaggio nei paesi, nelle città, nei borghi e nei parchi abruzzesi attraverso le cartoline illustrate. che vanno dai primi del 900 fino a metà degli anni 80. Colori e sfumature di immagini aggiustate, ben tagliate che ci permettevano di mandare saluti ovunque illustrando il luogo da dove provenivano. Cartoline storiche, pittoresche ed evocative che negli anni hanno lasciato il posto ai più freddi ‘SMS’ o alle ‘volatili’ e-mail. Un modo di lasciare traccia del proprio passaggio che rimaneva nel tempo e nei ricordi di chi attendeva giorni per ricevere notizie dal luogo che l’immagine di una montagna piuttosto che di una piazza o di una spiaggia ci facevano sentire più vicini. La cartolina rimane ancora oggi un bel pensiero che si tocca con mano e si può rivedere in ogni dove senza ausilio di nessuno strumento. La cartolina può essere custodita come si custodisce un pensiero o un sentimento, riesce sempre a far rivivere le medesime sensazioni provate al suo arrivo. L’attesa poi dava ancora più forza a quelle poche parole scritte nel retro quasi sempre con delle frasi fatte ma che rendevano meravigliosamente l’idea o lo stato d’animo di chi la compilava. Fino alla fine degli 70 è stato anche uno strumento di coesione tra il ‘militare’ lontano dalla famiglia. Tantissimi amori si sono alimentati di cartoline, di lettere e gli addi dati nei fine agosto dai posti di villeggiatura diventavano degli arrivederci grazie alla magia della grafia e delle immagini. In questa rassegna vorrei tentare di far rivivere uno o più di questi sentimenti con circa quattrocento istantanee dove sicuramente molti di voi si potranno riconoscere
429 cartoline
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