Carrito, scalo ferroviario sulla linea Roma-Pescara e posto lungo l’autostrada A25 è articolato in una parte alta, la più vecchia, ed in una parte bassa, la moderna con ridenti costruzioni e con i centri di Verminesca, Castiglione e Casali. Sembra che abbia derivato il suo nome, CARRETO, dall’essere stata una stazione di deposito di carri dell’arteria della secondaria Via Valeria che da Marruvium, raggiunta Milonia, portava, dopo il monte Imeo (Forca) a Corfinium capitale dei Peligni; o da Karith e Kerit prominenza, sporgenza orizzontale in una superficie piana.
Santuario della Madonna della Pietà. Risale al 1600-1650 è stato ristrutturato più volte: nel 1734, dopo il terremoto del 1915 ed infine nel 1998
Un suo pugnace ed ardimentoso figlio Anicio, insieme con il nobile Enrico de Enricis ed i suoi figli, nonché Rinaldo Lancialunga, detto Paplino da Trasacco fu nel 1411 capo della sollevazione contro Ladislao re di Napoli, a favore di Luigi 11: ma dalla regina Giovanna, nel 1419, tutti costoro furono dichiarati rei di ” perduellione ” ossia nemici della patria con la confisca dei beni e la proscrizione. Nell’agro di Carrito fu rinvenuta nel 1884 un’ampolla per la custodia dell’acqua lustrale. Carrito Alta che dalla bolla di Pasquale II venne indicata quale termine della diocesi dei Marsi e che nel secolo XII aveva la Chiesa di S. Niccolò, di S. Andrea e di S. Jacobe, possiede oggi la vetusta chiesa dedicata a S. Nicola ed alla beatissima Vergine della Pietà.
Santuario della Madonna della Pietà. L’altare Maggiore
Nel 1774 fu al centro di una contestazione perché il rev. don Pietro Colantoni di Pescina voleva farla passare non già come tempio che esigesse, per la cura delle anime, la presenza stabile del parroco ma come una cappellania di giuspatronato dei marchesi Massimi. L’Università si oppose ed ebbe causa vinta. Carrito bassa ha provveduto alla costruzione di una propria chiesa dedicata sempre a S. Nicola ed alla beatissima Vergine della Pietà ad iniziativa e per interessamento del defunto parroco don Luigi Ciofani. Attaccata alla Chiesa è stata costruita la casa canonica. I Santi ricordati ab antiquo venivano festeggiati nella terza domenica di maggio, ma da qualche anno la data è stata prima spostata alla terza domenica di agosto, successivamente al giorno 17 dello stesso mese.
Mura megalitiche: sono dell’epoca romana e risalgono a più di 1300 anni fa.
Le sue origini religiose affondano le radici nel monastero di S. Nicola de Ferrato eretto lungo la valle che conduce a Forca Caruso ed unisce i Peligni ai Marsi (secondo lo storico Luigi Golantoni già nel secolo VIII), ma, con l’abbandono di questo monastero, si ebbe la prima testimonianza di culto della Madonna della Pietà in Carrito Alto: inizialmente in una semplice grotta successivamente nella costruzione di una piccola chiesa, tuttora esistente e sede dell’attuale Santuario.
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