Al centro dei Monti Simbruini prende vita Canistro, uno dei paesi più a settentrione della Valle Roveto. Noto come il comune dell’acqua e delle castagne il suo nome era diffuso già nel Medioevo e solo di recente sono stati riportati alla luce dei resti dell’antico nucleo abitativo risalenti al XI secolo. Come molti altri comuni della Marsica fu soggetto di invasioni barbariche e poi finì tra i feudi degli Orsini e dei Colonna
L’autonomia dal Comune di Civitella Roveto la conquistò soltanto nel 1851 e solo da quel momento iniziò a camminare con le proprie gambe da paese autonomo. A causa di una forte emigrazione registrata sul finire dell’Ottocento, e poi dei danni causati dal terremoto del 1915, Canistro fu stato costretto, non senza difficoltà, a rialzarsi più volte cercando di puntare su quello che la terra offriva: acqua, prodotti tipici locali e bellezze naturalistiche sempre divise tra le due località di Canistro Superiore e Inferiore.
Chi arriva a Canistro non può non visitare il parco della Sponga con cascate naturali e laghetti che conquistano tutti. Una vera e propria oasi naturale dove trascorrere qualche ora di relax a contatto con i profumi autentici dell’ambiente circostante. Meritano di essere visitati e fotografati anche i fontanili istoriati che si trovano in diverse zone sia del paese superiore, sia di quello inferiore. Caratteristici i panorami da immortalare sul fiume Liri e gli scorci naturalistici sulla Valle Roveto attraversata dalla storica ferrovia.
Ogni anno a Canistro si svolge la tradizionale festa della castagna Roscetta, una particolare varietà dal sapore ricco e intenso. Proprio grazie a questa e ad altre iniziative organizzate in paese amministrazione e associazioni mettono in bella mostra tutti i prodotti tipici del territorio: non solo le castagne, ma anche le olive, i funghi e le altre specialità locali.
Eventi
“Sapori d’Autunno”, organizzata dall’Associazione “Donne 2000”, il prossimo 15 ottobre celebrerà la 23esima edizione. “Sapori d’Autunno” è una mescolanza di colori e suoni, rievocazione di antichi mestieri, pasti tipici, usanze e costumi locali.
La festa vuole riportare alla memoria antiche tradizioni, sapori e odori ormai smarriti e ricordare che il borgo è nato in mezzo ad un bosco di castagne. Gli antichi abitanti di Canistro disboscarono maestosi castagneti per edificare il paese. I visitatori si troveranno immersi nella scenografia dei vicoli e piazzette dell’incantevole centro storico medioevale di Canistro Superiore, dalla tradizionale forma a testuggine, che troneggia sull’intera Valle Roveto come una sentinella.
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