L’abitato conserva numerosi edifici in pietra della seconda metà del Settecento e ottocenteschi, con porte d’ingresso e finestre con semplici ma eleganti cornici rettilinee e mensole sagomate con decori 331 lineari di perline od ovuli; in una casa datata 1780 il por taletto presenta decori floreali e protome d’angioletto su foglia d’acanto nella chiave d’arco. Si conserva in parte 332 anche il tessuto piú antico del borgo con stretti angiporti e passaggi voltati. La presenza del monogramma dei Gesuiti attesta l’attività dell’Ordine nella zona. L’abitato è ricordato dalle fonti fin dal 1134; la chiesa, intitolata a S. Giusta, compare nelle decime del 1324. È a navata unica con tetto a capanna e campaniletto a vela. La muratura è in pietre squadrate connesse da malta. Conserva all’interno un altarino ligneo barocco con colonnine tortili e tela settecentesca con S. Giusta, S. Pietro e S. Paolo di modesta fattura; l’acquasantiera è decorata con un motivo a rosette.
Notizie storiche
* Nel 1134 Gusberto o Guiberto di Suppone dona alla chiesa aprutina, nella persona di Guido il vescovo, quanto possiede presso «Nove». Dal catalogo che annovera gli enti ecclesiastici della diocesi aprutina, redatto nel 1324, risulta che la chiesa di S. Giusta fa parte della pieve di Rocca Santa Maria.
*Nel 1805 il vescovo di Teramo F. A. Nanni unisce la chiesa di S. Giusta, già curata, alla chiesa parrocchiale di Pezzelle. Nel 1807 il sindaco di A. sostiene la spesa di 22 ducati e 90 grana per soddisfare le esigenze di 125 soldati francesi, entrati ad Agnova.
*Dopo il 1813, già parte del comprensorio di Montagna di Roseto del ducato di Atri, è annessa al comune di Cortino.
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