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Crecchio candidato per l’Abruzzo per il titolo di “Borgo dei Borghi” 2024

 

Presentato su RaiTre nel programma Kilimangiaro  del 4 febbraio il borgo di Crecchio, che rappresenterà la regione Abruzzo in questa nuova edizione de “Il Borgo dei Borghi”

Il pubblico potrà premiare uno dei paesi che fanno parte dell’Associazione de I Borghi più belli d’Italia che nasce nel 2001 allo scopo valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. […] per ritrovare quelle atmosfere, quegli odori e quei sapori che fanno diventare “la tipicità” un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi”. I borghi “più belli” devono avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici precedenti al 1939, non più di duemila abitanti nel borgo storico, non più di 15000 abitanti nel territorio comunale, portare avanti documentate politiche di protezione, valorizzazione, promozione e sviluppo economico e sociale. Secondo lo Statuto dell’Associazione “la rete de I Borghi Più Belli d’Italia è un bene storico e culturale del Paese ha come oggetto e scopo di fare della bellezza l’elemento fondamentale sul quale basare lo sviluppo della comunità locale,  promuovere le produzioni tipiche locali.” Dal 2012, l’Associazione è entrata a far parte del circuito internazionale “Les plus beaux villages de la Terre”.

Piccolo borgo medievale, tra i più Belli d’Italia, tra le colline della provincia di Chieti, Crecchio conserva l’aspetto di un paese che in passato rappresentava un sito di rilevante importanza strategica, e si presenta agli occhi del visitatore con un notevole centro storico, ricco di un patrimonio culturale artistico inestimabile a partire dal Castello Ducale che sorge al margine sud dell’antico abitato urbano, in un luogo molto favorevole da un punto di vista strategico, tra i due corsi d’acqua dell’Arielli e del Riopago.

 

La Chiesa di San Salvatore ed il Castello Ducale, foto Eugenio Panichi

Non si conosce con precisione la data di costruzione del castello, ma sicuramente esso ha subito attraverso i secoli numerosi rimaneggiamenti. Nel 1789 il castello subì ulteriori modifiche ad opera dei De Riseis che trasformarono il manufatto da struttura difensiva a residenza, facendo coprire a tetto il camminamento merlato per ricavarne un secondo piano.

La storia più recente del castello è strettamente legata al 9 settembre 1943, quando nella residenza fecero tappa per una notte il re Vittorio Emanuele II, la Regina e il principe Umberto e dello Stato Maggiore, che in fuga da Roma e inseguiti dai Tedeschi, prima di imbarcarsi dal porto di Ortona, furono ospiti del castello per una notte. Poco dopo, tra la fine del 1943 e l’estate del 1944, il castello venne pesantemente bombardato. Solo negli anni settanta del XX secolo, per iniziativa della Soprintendenza ai Beni Architettonici dell’Aquila, il castello fu restaurato nelle forme attuali 

Sembra che salendo i gradini che portano all’antica torre di avvistamento, detta anche “Torre dell’ulivo”, si avvertano presenze e lamenti provenire dalle mura a motivo di un’antica leggenda secondo la quale sarebbe stata utilizzata per decapitare gli oppositori di uno dei proprietari del castello fino all’avvento della famiglia De Riseis quando fu piantato sulla sua sommità un albero di olivo in segno di pace.

  Altra leggenda narra che nelle sale del Castello si odano i passi dei fantasmi del De Riseis e della sua bellissima amante o se ne scorgano le ombre attraversare le stanze del  Castello sospesi nell’aria.

Nel Castello è ospitato il  Museo dell’Abruzzo Bizantino ed Altomedievale. L’esposizione dei reperti è articolata su due piani del Castello  e raccoglie  reperti eccezionali che hanno permesso di ricostruire la civiltà dell’Abruzzo Bizantino. Due sale del primo piano ospitano una mostra permanente dal titolo “Etruschi in Abruzzo”.

 

 

Chi si avventura in esate in questi luoghi può compiene un veri e proprio viaggio nell’antica civiltà bizantina quando le navi di Costantinopoli ormeggiavano nel vicino porto di Ortona, partecipando all’evento “A cena con i bizantini“, festa che rievoca la presenza bizantina in Abruzzo attraverso costumi e danze dell’epoca e prodotti tipici del paese nella splendida cornice dell’antico borgo medievale di Crecchio, un percorso culturale ed enogastronomico che si svolge all’ombra dell’imponente Castello Normanno e per le vie e le piazze rustiche della cittadina.

Ospiti della Vassilissa, i turisti possonogustare le pietanze preparate secondo le usanze bizantine e assistere al corteo storico che celebra le gesta del Comes Vitaliano, di ritorno dalla battaglia di Aternum (Pescara) contro i barbari Longobardi.

Nell’arco delle tre serate i visitatori possono assistere a sfilate e rievocazioni storiche, antichi mestieri, esibizioni di giullari, menestrelli e teatranti di strada e visitare  il Castello Ducale ed il Museo con apposite guide turistiche.

 

 

 

Abruzzo Turismo

 

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Autore
Informazioni su Marco Maccaroni 993 articoli
Classe 1956, innamorato di questa terra dura ma leale delle sue innevate montagne del suo verde mare sabbioso dei suoi sapori forti ma autentici, autore, nel 2014, del sito web Abruzzo Vivo

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