Sulle montagne pescaresi, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, il Castello di Salle è l’unica struttura ancora in funzione del piccolo centro antico di “Salle Vecchia”, distrutto dal terremoto del 1915.
Allocato tra i ruderi del vecchio agglomerato urbano, che fu interamente ricostruito più a valle durante il ventennio fascista, questa straordinaria struttura è sopravvissuta ad una moltitudine di eventi storici ed è oggi perfettamente conservata.
L’edificio, dichiarato ufficialmente “Monumento Nazionale Italiano”, è circondato dallo straordinario panorama della Riserva Naturale Valle dell’Orta ed ospita al suo interno importanti strutture come il Museo Medievale Borbonico, nel quale sono esposte opere, armature e documenti di eccezionale rilevanza storica.
Struttura del Castello di Salle
L’architettura del castello è composta da una base a pianta quadrangolare ma irregolare che disegna una forma “ad elle”, su cui si innalzano possenti mura costruite in pietra della Majella.
Il fronte principale presenta tre diversi ingressi sui quali è possibile ammirare delle feritoie da cui ancora fuoriescono gli antichi fusti dei cannoni difensivi.
La parte più antica dell’edificio è quella del rivellino, contornato all’estremità dalla merlatura originaria e sormontato dagli stemmi di due delle antiche dinastie di proprietari, i D’Aquino e i Di Genova. Di questi ultimi sono conservate tutt’ora all’interno del castello le stanze di ricevimento e la lussuosa residenza privata, visitabili su richiesta. Il perimetro, che comprende anche tre torri, è infine circondato da un ampio terrazzo in pietra, cinto a sua volta da una balaustra merlata.
Parte dell’edifico è occupata dalla chiesa intitolata al Beato Roberto di Salle, patrono del paese, le cui reliquie sono conservate proprio all’interno di questo luogo sacro. L’area nord del castello ospita invece il museo civico, il cui ingresso si raggiunge percorrendo un lungo viale alberato, decorato con un tipico giardino all’italiana.
Storia del Castello di Salle
La struttura originaria risale a un’epoca anteriore all’anno Mille e fu edificata come feudo longobardo dell’Abbazia di San Clemente a Casauria. La prima straordinaria testimonianza della sua esistenza è riportata nel “Chronicon Casauriense”, la celebre raccolta di cronache medievali tutt’ora conservata nell’Abbazia, che ne attesta l’esistenza già nel X secolo d.C. Sul portale in bronzo della badia casauriense è inoltre visibile un’incisione che nomina il castello di Salle tra le varie proprietà del monastero, che costituivano un’imponente rete difensiva di 72 unità.
Il primo utilizzo che venne fatto della struttura fu dunque quello di rocca protettiva, ma con l’avanzare dell’età feudale fu adibito anche a residenza privata. L’avvento dei Normanni e l’annessione della zona al Regno di Sicilia, trasferì l’egemonia di Salle e del suo castello a feudatari laici.
La sua posizione strategica rese il borgo un punto cardine per la difesa dei confini del regno e divenne ancor più popolare durante l’epoca del Beato Roberto, cui andò il merito di diffondere sul territorio l’Ordine dei Celestini.
Tratto da Country House Abruzzo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.