L’ultima campagna di scavi, condotta nel luglio 2017, in occasione della manifestazione “Sulle orme del Guerriero”, nata dalla sinergia tra il Comune e la Pro loco, del Mibact, con le Soprintendenze archeologiche dell’Aquila e di Chieti, delle Università di Chieti e di Oxford, e di imprenditori e associazioni, ha portato alla scoperta di reperti che risalgono al VI secolo a.C. «Gli scavi hanno riguardato un’area dell’abitato e una della necropoli», spiega Oliva Menozzi, docente di archeologia classica all’Università D’Annunzio di Chieti, «e abbiamo rinvenuto quattro sepolture: due di adulti, una di un bambino di poco più di due anni e una di un feto, quest’ultima senza corredo. In particolare, sono state recuperate una spada corta e una lancia, di cronologia interessante, in quanto contemporanee al Guerriero. Un’esperienza importante, in collaborazione con il mio collega dell’Università di Oxford Eduard Bispham, che ha destato grande attenzione nel mondo scientifico, ma anche tra la cittadinanza di Capestrano, che sta partecipando in maniera attiva»
Da Il Centro
La necropoli di Capestrano – Nuove acquisizioni di Elisa Cella
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