Tredici anni dopo il sisma parte la gara di appalto della cattedrale di Santi Massimo e Giorgio, il Duomo che affaccia sull’omonima piazza. I lavori sulla cattedrale infatti vennero stralciati dall’aggregato di sant’Emilio, che comprende vescovado, biblioteca e sagrestia. Lavori, quest’ultimi, partiti nel 2018 e ormai ultimati e pronti per la riconsegna
Per quanto concerne la Cattedrale il Segretariato regionale per il Ministero della Cultura per l’Abruzzo, che è la stazione aggiudicante, ha pubblicato ieri l’avviso di gara. Una gara europea con base a L’Aquila.
L’intervento prevede un unico lotto diviso in due stralci operativi di mille giorni lavorativi ciascuno per un valore complessivo di più di 25milioni di euro. Per il Duomo – specifica il Segretariato in una nota – “sono stati stanziati oltre 36 milioni di euro lordi, con due finanziamenti: €18.116.538,37 provengono dalla delibera CIPE n.63/2016 “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: Piano stralcio «Cultura e Sviluppo»”; altri 18.500.000,00 sono previsti con l’inserimento dell’intervento sulla Cattedrale nel “Piano Sviluppo e Coesione (PSC)” del Ministero della Cultura, già Piano Operativo «Cultura e Turismo».”
Il bando è stato spedito alla G.U.U.E. il 24/05/2022, dove sarà pubblicato il 27/05/2022. Sarà inoltre pubblicato sulla G.U.R.I. il 30/05/2022. La scadenza è quindi fissata il 05/07/2022 – ore 12:00:00. Il bando ed i relativi allegati sono consultabili e scaricabili al link:
https://abruzzo-beniculturali.acquistitelematici.it/tender/130
Responsabile Unico del Procedimento è l’architetto Valerio Tesi, Soprintendente per le province di Pisa e Livorno; Direttore dei Lavori è l’architetto Augusto Ciciotti, responsabile Programmazione lavori pubblici e accordi di programma del Segretariato Regionale Abruzzo.
La gara di appalto arriva all’esito di una lunga e complessa fase progettuale, tipica degli edifici pubblici da ricostruire, che ha visto coinvolti anche la Soprintendenza ABAP per le province di L’Aquila e Teramo e l’Arcidiocesi dell’Aquila e che si è conclusa il mese scorso con la validazione e l’approvazione del progetto esecutivo.
“I lavori di restauro strutturale e architettonico – si legge nella determina del Segretariato – hanno il duplice fine di restituire l’originaria completezza e unitarietà della Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio e migliorarne la risposta a sollecitazioni sismiche, proponendo interventi quanto più possibile compatibili, appropriati, reversibili, distinguibili, di impatto più contenuto possibile, nel rispetto dei principi del restauro critico.”
“Il gravissimo stato di degrado in cui versano diverse aree del monumento – degrado accentuato dall’esposizione diretta agli agenti atmosferici, che ha determinato la perdita di molti apparati decorativi- richiede l’esecuzione di rilevanti interventi strutturali, con ricostruzione di ampi brani murari, in modo da consentire la piena, completa reintegrazione delle grandi lacune aperte dal sisma nel corpo dell’originaria struttura. Tali interventi dovranno essere realizzati nel rispetto dei materiali, delle tecniche e delle tipologie costruttive, con recupero più ampio possibile delle volumetrie e degli elementi plastici preesistenti.”
Ovviamente è previsto anche il restauro degli apparati decorativi, degli altari, delle cornici, delle decorazioni parietali e degli altri elementi decorativi.
@ANSA
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