Il santuario del Volto Santo di Manoppello è conosciuto soprattutto per la presenza di un sudario, di bisso marino secondo Chiara Vigo, in cui è ritratta l’ immagine di un volto – un viso maschile con capelli lunghi e barba – ritenuto dalla maggior parte degli studiosi quello di Cristo.
L’ immagine sarebbe acheropita cioè non disegnata o dipinta da mano umana ed è visibile da ambedue le parti. Per padre Heinrich Pfeiffer si tratta del Velo della Veronica, da non confondere con la donna che avrebbe asciugato il volto di Cristo sulla via del Calvario, ma nel significato di “Vera icona”, cioè: vera immagine (di Gesù). I pellegrini che con fede andavano a Roma a vedere questa sacra immagine, erano convinti di trovarsi di fronte alla vera immagine di Gesù e volevano farsi un’idea di come era fatto il Signore prima di andarlo a vedere in cielo. Questa immagine era denominata anche “Veronica Romana“. Dopo ulteriori studi va sempre più prendendo piede l’ipotesi che può trattarsi del sudario che era stato posto alla parte del capo di Gesù al momento della sepoltura e che Giovanni insieme a Pietro videro piegato a parte nella tomba vuota, il giorno dopo la resurrezione.
Il telo sarebbe giunto a Manoppello nel 1506 portatovi da un misterioso pellegrino e i frati cappuccini ne entrarono in possesso nel 1638 dopo che uno di loro l’ aveva già posto in una cornice di noce fra due vetri. Da studi compiuti sul telo risulterebbe che le dimensioni del volto presente nella Sindone di Torino siano le stesse del velo di Manoppello, venerato il 1 settembre 2006 da Papa Benedetto XVI. Il giorno della sua festa – che avviene sempre con luminarie, banda, bancarelle e fuochi d’ artificio – il Volto Santo è prelevato al mattino dal tempietto sopra l’ altare e posto su un piccolo trono al centro della chiesa. Dopo una messa solenne la sacra immagine viene portata in processione fino alla chiesa parrocchiale del paese, San Nicola di Bari. Qui rimane tutto il giorno e la notte, vegliata dai gruppi di fedeli e onorata da preghiere e canti. Al mattino, dopo la celebrazione di un’ altra messa, il Volto Santo viene riaccompagnato in una processione che si snoda per le vie del centro storico del paese nella basilica dove sarà ricollocato nella sua sede. Chi visita la chiesa in questa circostanza può lucrare, per privilegio legato al santuario, l’ indulgenza plenaria.
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