I fatti
Una delle zone più belle e caratteristiche del centro storico di Manoppello tornerà ad essere fruibile e sicura grazie ad un progetto di mitigazione del rischio idrogeologico di circa un milione di euro. Dopo i saggi e l’acquisizione delle relazioni tecniche e della documentazione utile, è stato approvato dalla Giunta comunale presieduta dal sindaco Giorgio De Luca il progetto definitivo-esecutivo che permetterà di mettere in sicurezza l’antica cinta muraria del versante orientale del centro storico di Manoppello interessata da movimenti franosi. Successivamente l’area oggetto di intervento su cui verranno realizzati muri di contenimento, pali e gabbioni di contenimento, sarà riqualificata e resa fruibile grazie alla realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile che costeggerà l’antico abitato cittadino. Inoltre saranno abbattuti manufatti fatiscenti e sistemate linee di scarico di acque nere e bianche. L’opera sarà realizzata grazie a fondi del Ministero dell’Interno, che, con decreto del 23 febbraio 2021, ha assegnato al Comune di Manoppello 990 mila euro per lavori di messa in scurezza del territorio dal dissesto idrogeologico. “Continuiamo a lavorare per arginare le gravi problematiche connesse al rischio idrogeologico in alcune zone di Manoppello, ha detto il sindaco Giorgio De Luca, e nel contempo per riqualificare intere zone del nostro magnifico centro storico. L’importante progetto approvato in giunta per la messa in sicurezza del versante Orientale dell’antico abitato di Manoppello, si aggiunge ad un altro intervento di 1 milione di euro già in corso che mitigherà il dissesto idrogeologico anche lungo il fianco Occidentale, in Contrada Boccetto. Inoltre, a completamento dell’opera pubblica che permetterà di rafforzare il costone su cui poggia la sede municipale; saremo presto in grado di partire, ha annunciato il primo cittadino, con una nuova progettazione, grazie ad un finanziamento di 741 mila euro, recentemente ottenuto dal Comune, che metterà in sicurezza anche l’area sottostante piazza San Francesco. In questo modo, ha concluso De Luca, l’intero borgo antico potrà essere restituito alla collettività e fruito in totale sicurezza”. Sempre in tema di lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico, è in corso anche un altro intervento, sempre nel centro urbano, dove si sta intervenendo per il consolidamento della frana in via Boccaccio grazie a 621mila euro di fondi regionali. Sono pari ad oltre 3 milioni e 300 mila euro i fondi complessivi ottenuti dal Comune di Manoppello per interventi in corso e da avviare per il contrasto al dissesto idrogeologico del centro storico. Cenni storici Il borgo di Manoppello sorge su un colle a 257 m. di altitudine ed è compreso nell’area del Parco Nazionale della Majella. Il centro storico è caratterizzato dalla presenza di numerosi piccoli palazzi nobiliari del XVIII-XIX, realizzati con la pregiata pietra locale, conosciuta, appunto, come “pietra di Manoppello”. Nel centro storico del paese spiccano la chiesa di S. Nicola (XIV sec.), con stupendo portale, la chiesa della SS. Annunziata, con l’adiacente ex convento delle Clarisse e la chiesa di S. Pancrazio. Nel territorio comunale sorgono due importanti templi del cattolicesimo: il Santuario del Volto Santo, dove viene custodita la famosa reliquia che, assieme alla Sacra Sindone di Torino, raffigurerebbe la vera effigie di Cristo. Il Santuario, visitato nell’autunno 2006 da S.S. Papa Benedetto XVI, si trova ad un paio di km. dal paese
il Santuario del Volto Santo e la vera effige di Cristo
la stupenda Abbazia di S. Maria di Arabona (XII sec.), nella frazione Manoppello Scalo.
L’abbazia cistercense di Arabona venne con tutta probabilità fondata per una donazione del 1197, concessa da Gentile e Manerio di Palearia
Manoppello fu uno dei centri più colpiti dalla sconvolgente tragedia avvenuta l’8 Agosto 1956 in una miniera di carbone di Marcinelle (Belgio), nella quale persero la vita 262 minatori di dodici nazionalità diverse. Ventidue dei 136 minatori italiani deceduti nelle viscere della terra belga erano dei figli Manoppello. L’attuale centro storico del paese sorge sulle rovine di un’antica città romana, a riprova di ciಠil territorio ਠoggetto di numerosi ritrovamenti di reperti archeologici conservati presso Tra i ritrovamenti più importanti c’è da segnalare una villa patrizia romana con mosaici ancora intatti, recentemente restaurata e riaperta alla fruizione del pubblico. Nel XII secolo fu costruito sotto l’abitato attuale il Monastero di San Pietro in Vallebona, che sopravvisse fino al XVII secolo. Presso un’altura al confine tra il 1197 e il 1208 fu costruita dai cistercensi l’Abbazia di Santa Maria Arabona. Il borgo fu il centro dell’omonima importantissima contea che controllava buona parte della marca di Chieti. Nel 1506 come vuole la leggenda, un misterioso prete portà in un convento fuori il centro una tela, ossia quello del Volto Santo di Manoppello. Nel XVII secolo circa fu costruito un santuario vero e proprio, dedicato alla reliquia, e dal Settecento la tela inizià ad essere venerata in tutto Abruzzo.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.