L’Abruzzo è una delle regioni con più variabilità paesaggistica e straordinaria bellezza, grazie ai numerosi spettacoli geologici che offrono i diversi tipi di rocce che la caratterizzano. I meravigliosi paesaggi che si presentano agli occhi degli osservatori, esperti e non, sono l’espressione di un ecosistema naturale fascinosamente complesso e di inequivocabile valore geologiconaturalistico. Il territorio studiato ricade geograficamente tra il M. Greco a S, il Lago Pantaniello a N-W, la dorsale di M. Greco – Serra le Gravare ad W e le creste di Toppe del Tesoro ad E. Il bacino della Valle di Chiarano M. Greco, nell’area adiacente al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, rappresenta uno dei settori più belli della regione peligna, poco ad est della Marsica.
Nell’insieme è caratterizzato da dorsali calcaree in cui, specie nelle alte quote della porzione meridionale, si contraddistinguono l’ambiente rupestre e i ghiaioni calcarei. Il raccordo con il fondovalle e la parte centrale del bacino è segnato dai pascoli e dalle praterie d’alta quota, e dai boschi di faggio, nel settore settentrionale.I sistemi vallivi di Valle Pistacchia-Valle Cupa e di Valle Chiarano conservano una morfogenesi di origine glaciale; in particolare la Valle di Chiarano ha uno sviluppo di 8 km. In questo settore una delle più belle mete turistiche dell’area peligna è il Lago di Pantaniello (1818 m s.l.m.) che ha origine dallo sbarramento del piccolo bacino del Pantaniello a seguito della presenza di alcuni archi morenici.
Lungo tutto il suo decorso, con profilo a U, la valle è caratterizzata, infatti, da materiale morenico in successione di dossi e cunette. La morfologia glaciale si riconosce fino alla località Bocche di Chiarano, dove la valle comincia a cambare profilo,diventando decisamente a V in corrispondenza della località Imposto. Le rocce che formano questo settore sono quelle tipiche di ambiente di transizione, con sedimentazione fortemente detritica, intercalata a vari livelli di rocce che sono tipiche degli ambienti di mare profondo. L’obiettivo principale della carta Geoturistica proposta è innanzitutto quello di divulgare il patrimonio geologico dell’area di M. Greco e Valle di Chiarano e, soprattutto, quello di far comprendere che il paesaggio che osserviamo oggi (una roccia, una frattura, una valle, una frana, ecc.) è il risultato di una storia lunga decine e/o centinaia di milioni di anni, ancora in evoluzione.
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